C'era una volta Italia '61
L'esposizione per il centenario voleva celebrare il nostro passato, la nostra storia, ma aveva anche l'obiettivo di proiettare Torino e l'Italia verso il futuro. Come Roma con le Olimpiadi del 1960, anche Torino voleva voltare pagina e lanciarsi, con maggiore forza e determinazione, verso l'avvenire, verso un mondo di benessere e progresso raggiungibile attraverso il lavoro, le scoperte nel campo della scienza, della tecnica e della medicina. Era una Torino ancora in ginocchio, che veniva da un periodo triste, da una guerra finita solo quindici anni prima, e in cui già si stavano palesando le prime tensioni sociali dovute all'immigrazione dal Sud e dal Nord Est della penisola.
Il comprensorio di Italia '61 voleva quindi rappresentare la città del domani, un tuffo negli anni duemila quarant'anni prima che arrivassero. Era un gridare a tutti che l'Italia c'era, che si era rialzata e che era pronta a conquistarsi la posizione che meritava nello scacchiere internazionale di quel tempo. "Torino vi chiama" era lo slogan, ripreso dall'epoca risorgimentale e il mondo, in un tempo in cui non era così facile viaggiare, rispose con entusiasmo. Quasi sette milioni di visitatori in sei mesi di spettacoli, visite di personalità internazionali, convegni e meraviglie di ogni genere, dal Luna Park più grande d'Europa alla funivia per Cavoretto, dall'autobus rosso a due piani, alla meraviglia fra le meraviglie, la monorotaia di Italia '61, la "ferrovia aerea", quella che quando passava costringeva tutti a stare, incantati, con il naso all'insù. E molto altro, come potrai scoprire visitando questo nostro sito.
E poi? Poi venne il "dopo '61", vennero gli anni della noncuranza, dell'abbandono e di chi, di quello straordinario evento, non ne comprese né la portata né il suo significato più simbolico. Il mondo cambiò davvero ma non come tutti avrebbero voluto. Arrivò il 1969 e la strage di piazza Fontana riportò l'Italia con i piedi per terra, e poi ancora gli anni settanta, terribili soprattutto per una città come Torino. Ma credo sia meglio fermarsi qui. Quella fu, effettivamente, tutta un'altra storia.