(Tratto dalla Relazione del Consiglio Direttivo all'Assemblea Generale del 26 giugno 1962)

Per creare una degna cornice allo svolgersi delle Manifestazioni Celebrative, il Comitato Torino '61 intervenne con notevoli contributi atti a promuovere ed accelerare restauri di monumenti insigni e per completare o migliorare edifici di pubblico interesse.

Decisivo fu il contributo di Torino '61 (110 milioni) per completare in tempo utile per le Manifestazioni il Nuovo Palazzo delle Mostre di Torino Esposizioni che sorse nel comprensorio espositivo, dotandolo di taluni servizi e corpi di fabbrica che l'Ente promotore, per esigenze finanziarie, avrebbe dovuto procrastinare nel tempo.

Una costruzione sorta a tempo di primato e che è venuta a colmare una grave lacuna nell'attrezzatura sportiva torinese fu quella del Palazzo dello Sport eretto al Parco Ruffini. Anche in questo caso il Comitato Torino '61 intervenne con 60 milioni per poter tempestivamente apportare quelle modifiche al progetto iniziale che, nella fase esecutiva, si erano rilevate indispensabili.

Il Palazzo dello Sport, cosi' realizzato, pote' ospitare numerose gare di grande interesse che contribuirono a richiamare l'attenzione delle masse sportive sulle Celebrazioni centenarie. Relativamente al settore restauri, non meno importante e decisivo fu l'intervento di Torino '61.



Restauro Palazzo Carignano


La designazione di Palazzo Carignano a sede della Mostra Storica mise in evidenza l'indifferibilità' del compimento di quelle radicali opere di restauro di cui da tempo ormai abbisognavano le facciate del Palazzo.

Occorreva provvedere al rifacimento dei cotti sagomati e modellati sia della parte ottocentesca sia di quella seicentesca, alla strutturazione a sagoma di nuovi architravi per le finestre seicentesche, al consolidamento di modificazioni e cornici con opportune protezioni dagli agenti atmosferici, alla sostituzione di copertine, gronde, canali, displuvi, corrosi irrimediabilmente, alla sistemazione del tetto, dei lucernari, alla rimozione dei camini pericolanti, alla revisione di tutto il paramento esterno in mattoni a vista, alla pulizia ed al consolidamento delle parti architettoniche e delle statue in pietra sulla facciata ottocentesca su Piazza Carlo Alberto.

Si trattava di un'opera particolarmente delicata in quanto ogni parte della struttura richiedeva l'uso di materiali e mezzi adatti; occorreva inoltre affrontare i lavori con realistica e lungimirante visione per cui si rendeva necessario provvedere senza indugio all'eliminazione delle cause piu' lesive e porvi rimedio adottando materiali che dessero garanzia di solidità' ed efficienza nel tempo.

L'opera di restauro interessava complessivamente 6400 mq. di facciata e 4500 mq. di copertura.

Poiché a fronte di un preventivo di circa 55 milioni gli Enti interessati (Provveditorato Opere Pubbliche e Città' di Torino) avevano messo a disposizione uno stanziamento complessivo di 20 milioni (in gran parte assorbiti per il solo montaggio dei ponteggi), il Comitato Torino '61, nell'interesse e delle Manifestazioni celebrative e della conservazione del patrimonio artistico cittadino, contribui' accollandosi per intero la residua parte.



Riattamento dei Castelli Storici del Piemonte


La Legge 30 dicembre 1959 n. 1235, relativa al contributo straordinario dello Stato alla spesa per la celebrazione nazionale del primo centenario dell'Unita' d'Italia, destinava un miliardo e cento milioni per il riattamento dei Castelli storici del Piemonte. Competente per questo settore era il Ministero della Pubblica Istruzione che opera' attraverso la Soprintendenza ai Monumenti per il Piemonte.

Poiché la legge non prevedeva la creazione di alcun organo straordinario per lo studio, la progettazione e la direzione dei lavori straordinari relativi allo stanziamento di cui si e' detto, questi dovevano essere affrontati dalla Sopraintendenza senza alcun aumento del proprio organico.

La cosa avrebbe comportato inevitabilmente una estrema diluizione nel tempo delle opere di restauro ed il probabile compimento dei lavori a Manifestazioni celebrative ultimate. Il Comitato Torino '61, al fine di sbloccare questa situazione e di accelerare per quanto possibile l'esecuzione dei restauri, volle intervenire con lo stanziamento di circa 20 milioni onde dar modo alla Soprintendenza di predisporre, con carattere di urgenza, gli studi, la progettazione e la direzione dei lavori di numerosi castelli ed edifici di importanza storica. Basti qui citare il Castello di Venaria Reale, il Palazzo Reale di Torino, il Palazzo Madama, il Castello del Valentino, il Castello di Grinzane e Cavour, il Castello di Fossano, la Palazzina di Stupinigi, il Palazzo Chiablese, la Villa della Regina.



Museo Cavouriano di Santena


Ricorrendo il 6 giugno 1961 il centenario della morte di Camillo Cavour, la fondazione che a lui si intitola, decise di allestire nel Castello dei Cavour di Santena, un grande museo in cui riunire e presentare i cimeli quivi conservati portandoli cosi' a conoscenza di un vasto pubblico.

La realizzazione dell'iniziativa fu possibile grazie all'appoggio del Municipio di Torino e di altri Enti e banche locali i quali sostennero le urgenti spese necessarie per trasformare le dipendenze del Castello in locali adatti alla sistemazione razionale di un moderno museo. Ma non minore impegno richiese l'arredamento del museo, il quale poté essere completato grazie al contributo di 20 milioni del Comitato Torino '61.

Per altri lavori altrettanto necessari, provvide il Comitato Italia '61, in modo particolare per il restauro della tomba di Cavour e per una parte di recinzione del magnifico parco, mentre la Soprintendenza alla Gallerie del Piemonte curo' i restauri di alcuni quadri, mobili e arredi del Castello, gravemente danneggiati dal tempo.



Restauro Palazzina di Stupinigi


Nell'ambito delle Manifestazioni Celebrative si volle dare un particolare risalto a quella autentica gemma architettonica che e' la Palazzina di Caccia di Stupinigi. Essa, parzialmente danneggiata nel corso dell'ultima guerra, abbisognava di importanti opere di restauro alle quali provvide in larga misura l'Ordine Mauriziano.

Il Comitato Torino '61 volle contribuire alla valorizzazione della Palazzina, dotandola di quei servizi indispensabili per farne la possibile sede di ogni futura iniziativa cittadina. Cosi', nel corso delle Celebrazioni, essa pote' ospitare il grande ballo del 28 giugno, organizzato dalla Commissione Festeggiamenti di Torino '61, nonché' numerosi ricevimenti offerti nel corso di varie manifestazioni: Raduno Internazionale delle Auto Veterane, consegna del Premio Marzotto, Congresso della Federazione Internazionale dei Clubs de Publicité, Congresso di Scienze Antropologiche, Etnologiche e di Folklore, Congresso Nazionale Societa' di Laringologia, Otologia, Rinologia, Congresso Internazionale di automazione, Congresso delle Societa' Italiane di medicina interna e di chirurgia, Riunione annuale dell'Associazione Elettronica Italiana.



Museo di Pietro Micca


In occasione del Centenario dell'Unita' d'Italia si volle inoltre offrire ai visitatori un suggestivo ed interessante spettacolo rendendo accessibili alcuni tratti delle antiche gallerie di contromina della Cittadella di Torino. La fortezza, scomparsa da piu' di un secolo, e' di alto valore storico con il suo complesso sviluppo di gallerie a più ordini, con l'intricato allacciarsi dei rami di mina, con i suoi pozzi di areazione ed i cunicoli ciechi terminanti ai fornelli. L'attuazione dei lavori di ripristino consenti' il ritrovamento della scala detta di Pietro Micca, allacciamento sotterraneo tra due ordini di gallerie, con le testimonianze ancora vive della violenta esplosione provocata dal minatore di Andorno per sbarrare la via ai nemici penetrati in un cunicolo.

Un piccolo padiglione di ingresso, costruito su sedime ceduto dall'Amministrazione Militare, racchiude cimeli, ricordi, riproduzioni di antiche stampe e quanto altro si era potuto raccogliere sulla ormai lontana epoca dell'assedio di Torino del 1706.

Il Comitato Torino '61 contribui' con oltre 18 milioni all'attuazione di queste opere e si puo' ben dire che il suo intervento sia stato determinante.

Le ricerche, gli studi ed il primo piano tecnico per la messa in luce del complesso della Cittadella sono stati opera appassionata dell'Architetto Alessandro Molli Boffa e del Maggiore Guido Amoretti; il quale ultimo, in particolare, ha atteso alla parte storico-militare e all'organizzazione e funzionamento del Museo nei suoi primi sei mesi di vita valendosi di personale militare cortesemente concesso dal Comando Regione Militare Nord-Ovest. Il Museo e' ora gestito dal Muncipio di Torino.



Altri Contributi


In occasione della storica ricorrenza, numerosi Enti di Torino e Provincia, Associazioni d'Arma e Circoli culturali vollero dare il loro apporto alle Celebrazioni in corso, promuovendo manifestazioni ed iniziative di vario genere.

Il Comitato Torino '61 favori' ed incoraggio' le proposte piu' importanti e meritevoli, contribuendo anche finanziariamente alla loro realizzazione.

Furono erogati contributi al Comitato Venaria '61, costituitosi per promuovere festeggiamenti a carattere locale; al Comune di Romano Canavese per commemorazioni risorgimentali; alla Famija Turineisa per il Carnevale '61, che ebbe un particolare carattere di rievocazione storica.

Il Club Alpino Italiano beneficio' di un contributo devoluto all'organizzazione di un ciclo di conferenze, tenuto dai piu' rinomati nomi dell'alpinismo nazionale, e di una spedizione alle Ande intrapresa da un gruppo di valorosi alpinisti torinesi.

Numerosi ed importanti furono anche i contributi concessi per l'organizzazione di manifestazioni sportive, tra cui le Gare di Tiro a Segno Internazionale e Nazionale, alle Associazioni d'Arma per l'erezione di monumenti commemorativi (Monumento al Fante, Monumento all'Autiere) e per potenziare l'assistenza ai Veterani delle guerre nazionali. Non vanno dimenticati fra gli altri il contributo per l'erezione del Faro commemorativo di Coazze dedicato ai caduti delle guerre di indipendenza ed il premio erogato a favore del Fondo di Assistenza Vigili Urbani, in riconoscimento dei particolari meriti acquisiti dal Corpo nell'espletamento del servizio durante le Manifestazioni.

Torino '61 volle inoltre lasciare un tangibile ricordo delle Celebrazioni del Centenario donando al Museo Civico di Torino il dipinto di Amedeo Modigliani "La ragazza Rossa" della collezione Thompson, che colmo' una lacuna, particolarmente sentita, della Galleria d'Arte Moderna.