Amedeo Peyron

Prefazione al volume "Italia 61" dell'Avv. Amedeo Peyron, Sindaco di Torino nel 1961.

Il tempo scorre veloce e la memoria degli avvenimenti, anche di quelli più importanti, si affievolisce a mano a mano, e scomparsi anche i testimoni oculari, non resta se non ciò che è tramandato a voce nel ricordo (e quindi con possibili inesattezze), o ciò che è affidato alla carta. Era ben giusto adunque che un avvenimento quale quello del Primo Centenario dell'Unità d'Italia, e che ebbe in Torino solenne celebrazione nazionale ed internazionale, trovasse rimembranza in un'apposita pubblicazione, che si valesse del vivo ed immediato ricordo e dei dati più attendibili, rigorosamente controllati.

Non posso che plaudire al benemerito Presidente del Comitato Nazionale "Italia 61" on.le Ministro Giuseppe Pella, per l'idea veramente utile ed opportuna di una pubblicazione in tal senso. Torino ha vissuto un semestre indimenticabile di vibrante entusiasmo patriottico, di spontanea ed aperta ospitalità, di vita intensa e brillante.

Dapprima vi era stata la trepida preparazione e l'ansiosa attesa; oggi, a manifestazione chiusa, il ricordo caro e soddisfacente. Qui il lettore troverà cronaca e storia degli avvenimenti celebrativi, dei precedenti e degli sviluppi. La lettura non potrà che far rivivere in tutti le ore più belle di quelle indimenticabili giornate, tanto velocemente trascorse, anche se dense e piene. E per molti, lo spero, sorgerà il desiderio di ritornare tra noi, nella nostra Torino, per rivederla, anche se essa, dopo il fragore della festa, è rientrata nella normalità operosa.

Torino riaccoglierà tutti col medesimo cuore, col medesimo sentimento ospitale e tutti gli italiani si sentiranno ancora una volta a casa loro. Ma restino soprattutto, dopo gli eventi celebrativi, i frutti morali, duraturi e seri della manifestazione, per l'unità degli italiani.

Questo sarà il risultato più bello, questa sarà la soddisfazione più pura per tutti coloro che hanno faticato e operato onde la celebrazione fosse veramente degna dell'evento storico ricordato.

Amedeo Peyron (1903/1965)